Musica

'Essere dalla parte degli ultimi è un valore' - Intervista a Cristiano De Andrè

'Essere dalla parte degli ultimi è un valore' - Intervista a Cristiano De Andrè

Un album dai testi sentiti e dalla musicalità forte (Come in cielo così in guerra), il tour “Via dell' Amore Vicendevole” ormai on the road da più di un anno: per Cristiano De Andrè, da sempre anima irrequieta, ribelle e sincera, il 2014 è senza dubbio stato un anno, seppur faticoso, ricco di soddisfazioni artistiche. In occasione della tappa speciale che il tour farà il 1° dicembre all' Auditorium di Milano con il “Concerto per Telethon”, abbiamo avuto la possibilità di parlare telefonicamente con un Cristiano piacevolmente disponibile e aperto.

Il 1° dicembre ti vedremo protagonista dell’ annuale concerto di Telethon. Negli anni passati il senso di beneficenza è stato mortificato dalle istituzioni, quasi fosse un gesto di debolezza aiutare gli altri. Pensi sia in atto un cambiamento rispetto questa visione distorta ?
Tu dici negli anni passati ma ancora oggi non vedo questo grande cambiamento: il senso di beneficenza visto attraverso gli occhi delle istituzioni – il sociale continua ad essere mortificato anche sotto il governo Renzi – non viene praticamente preso in considerazione. Per quel che mi riguarda,  la beneficenza, l'essere sempre dalla parte degli ultimi, è un valore fondamentale e anche per questo, fra gli altri  mille motivi, non mi trovo assolutamente in accordo con la linea politica del governo attuale.

Come In Cielo Così In Guerra si può definire un album politico. Credi che la società “civile” e l'ascoltatore occasionale siano ancora in grado di recepire determinati messaggi attraverso la musica?
Assolutamente sì. Da parte mia lo vedo ogni sera in cui porto le mie canzoni e quelle di Fabrizio sul palco. Credo che la nostra dignità vada sempre e comunque salvata e anche chi solitamente non è abituato a mettersi in contrapposizione, ma è in grado, attraverso la musica e le parole, di trasmettere messaggi debba farlo. E' giusto e doveroso che lo faccia.

Il disco descrive in modo molto realistico e cupo quanto stiamo vivendo, ed è uscito un anno e mezzo fa. La visione di Cristiano de Andrè è ancora così disincantata e amara?
La mia visione è che le cose, se possibile, siano ancora peggiori. Trovo che il governo Renzi sia ancora più devastante di quelli precedenti, ancora peggiore dei 40 anni di Democrazia Cristiana e dei 20 anni di Berlusconi. Sarebbe davvero ora di cambiare le persone e questo cambiamento lo vedo solamente nel Movimento 5 Stelle. E' vero che Beppe nel suo percorso può aver sbagliato qualcosa, sicuramente ha commesso degli errori, ma la coerenza del Movimento 5 Stelle è la coerenza che richiede questo momento storico.

In “Invisibili” hai cantato la generazione successiva – altrettanto sconfitta – a quella cantata da Gaber con “Una Razza In Estinzione”. Le nuove generazioni sono altrettanto invisibili e con la stessa voglia di cambiare le regole?
La mia generazione ha finito per accettare senza ribellarsi le cose che allora combattevamo. Ora  credo che ci sia una bella generazione che ha davvero voglia di cambiare le regole, che vuole davvero dire le cose come stanno. Da una parte ci sono stati purtroppo venti anni di berlusconismo dove tutto sembrava a portata di mano, tutto era pubblicità ed era facile da ottenere e da comprare, dall' altra – ora – non è che sia cambiato poi troppo, non c'è più Berlusconi, c'è Renzi...Per fortuna ci sono “altri” giovani, “altre” persone, interessate a quanto di bello e di vero ci circonda e che fa bene alla nostra anima: la poesia, la musica, la cultura, l' amore, l' onestà. Sono loro che dovranno cambiare realmente le cose.

Neppure un mese fa hai manifestato per le dimissioni della giunta regionale e comunale di Genova per il disastro causato dall' alluvione. Ora, in questi giorni, siamo nuovamente da capo e ancora nessuno sembra voglia prendersi responsabilità...
Sostanzialmente sì, siamo di nuovo da capo e ancora peggio. Abbiamo dato vita al movimento #Orabasta e manifestato insieme alla gente di Genova sotto al palazzo del Comune, chiedendo conto delle mancanze del potere, ma nonostante tutto ciò non si è ancora in grado di capire quali siano le responsabilità e di chi, dove siano finiti i soldi e le delibere che avrebbero potuto scongiurare o almeno limitare - sarebbe andato bene pure quello – i danni causati dalle alluvioni

Dopo che nel 2009-2010 hai fatto un tour interamente composto da canzoni di tuo padre, come ti senti ora a portare nuovamente in tour i tuoi pensieri e le tue parole ?
Mi sento nuovamente “nel mio”, anche se lo ero comunque quando ho portato le canzoni di mio padre sul palco, visto che ci avevo lavorato cambiandone gli arrangiamenti. L' esperimento che volevo fare era di riuscire a portare i pezzi di Fabrizio anche a chi non li conosceva, portare un certo tipo di canzone d' autore a quei giovani che non la conoscevano ancora. Oltre ad essere riuscito, questo esperimento mi ha dato forza. Mi ha dato forza vedere ragazzi dai 13 ai 16 anni conoscere benissimo quanto scritto e cantato da mio padre. Ho deciso così di ripescarne qualcuna, arrangiarla nuovamente, e portarla in tour con le mie canzoni nuove creando una specie di percorso mio e suo in parallelo.

In questi giorni si è spesso letto che l' hip hop e il rap in Italia sono le nuove forme di cantautorato. Al di là dei gusti personali per questi generi musicali, pensi che sia davvero così?
Premettendo che non ho una visione musicale a senso unico ed il mio ascolto non si ferma ad un genere preciso e circoscritto, trovo che ci siano canzoni e artisti rap e hip hop eccezionali, il primo nome che mi viene in mente è Fabri Fibra. Penso comunque che ogni linguaggio legato alla musica, se onesto e non finalizzato al solo mercato, possa riuscire a trasmettere messaggi “alti” e di valore.

Dopo l'album, dopo il tour, cosa c'è dietro l'angolo per Cristiano De Andrè?
Dietro l' angolo ci sono un bel po' di cose: un nuovo album un libro, un musical ed un libro, anche se in questo periodo sto scrivendo abbastanza lentamente. Posso dire che entro gli ultimi giorni di novembre/primi di dicembre dovrebbe uscire il primo pezzo del nuovo disco mentre per quanto riguarda il resto della “scaletta” di lavoro, spero di riuscire a darle un ordine ed una tempistica visto che comunque essere in tour non mi permette di seguire tutto in modo completo.

E quali canzoni, di ieri o di oggi, ti stanno accompagnando?
Mi piacciono soprattutto quegli artisti che vanno “oltre”, che siano pop, rock, rap non mi interessa molto. Solitamente ascolto un po' di tutto, salto tranquillamente dalla musica anni' 70 a Peter Gabriel ai Radiohead o a Bjork, tutti artisti comunque che portano avanti un discorso musicale personale intelligente ed originale.